Presentazione del Tema
Il Convegno-Seminario CIS 2012 sarà dedicato ai
Nuovi contesti d'acquisizione e insegnamento: l'italiano nelle realtà plurilingui
L'apprendimento e l'insegnamento dell'italiano come seconda lingua sono - entrambe - attività che interessano una sempre maggiore quantità di soggetti, come viene spesso osservato; forse meno notato è invece il fatto che entrambi sono obiettivi che si perseguono in una molteplicità di contesti didattici, intesi come ‘luoghi’ (certo non solo fisici) dell'incontro/scontro tra la “domanda” e l’“offerta” di insegnamento/apprendimento linguistico: spazi di relazione, nei quali i soggetti partecipanti all'azione didattica si incontrano e mettono in gioco le loro identità, negoziando i rispettivi ruoli, obiettivi, bisogni e facendo i conti sia con le risorse che essi stessi introducono e apportano, sia con quelle che il contesto mette loro a disposizione.
Tale crescente diversificazione nei contesti d'insegnamento/apprendimento dell'italiano L2 non risulta essere stata finora oggetto di una rassegna critica e aggiornata, mirata a individuare le pratiche didattiche in uso per selezionarne le migliori. Eppure, essa riflette differenze anche profonde nelle modalità di insegnamento; differenze non prive di conseguenze rispetto agli esiti stessi di tale attività. A quali livelli ciò avviene? Qual è la portata dell'influenza del contesto sulle modalità e sugli esiti didattici? E a monte: quali sono, tra i molteplici che lo compongono, i fattori di maggior peso ai fini della definizione di un “contesto didattico” a sé stante, al quale sia pertanto rilevante dedicare ricerche distinte, o consigliare metodologie e pratiche didattiche ad hoc?
Il Convegno CIS 2012 apre la discussione attorno a questi complessi temi, secondo due prospettive.
Innanzitutto, tentando di mettere a fuoco la definizione dei fattori cruciali del “contesto didattico”, e quindi la correlazione tra tali caratteristiche e le modalità di concreta attuazione delle attività di apprendimento e insegnamento. Con questo obiettivo, si porteranno al centro della riflessione i fattori più legati al versante dell’“offerta”, cioè alle caratteristiche dei soggetti pubblici e privati che erogano la formazione linguistica (e degli insegnanti che vi operano).
In secondo luogo e di converso, risulta interessante indagare la potenza dell'impatto che sui contesti hanno le mutate e mutevoli caratteristiche dei soggetti che li popolano. Ciascun ambito didattico infatti, seppur diversamente permeabile dalle contingenze a seconda della propria istituzionalità, dimensione, finalità primaria, è comunque attraversato dal cambiamento portato dalla diversificazione nel pubblico e nelle relative esigenze educativo-comunicative. In questo senso, i “contesti” più nuovi e interessanti sono quelli che maggiormente intercettano i nuovi bisogni, e/o quelli maggiormente investiti da mutamenti nella composizione del proprio pubblico. Se a tali realtà didattiche sarà quindi dedicata particolare attenzione, non mancheranno tuttavia riferimenti alle esperienze d'insegnamento dell'italiano L2 più diffuse e consolidate, né sarà trascurato il confronto con situazioni all'estero capaci di fornire spunti e approcci alternativi.
Temario
I contesti didattici focalizzati nel Convegno sono qui di seguito riassunti (a titolo esemplificativo e ritagliando per chiarezza confini entro realtà difficilmente separabili) nelle categorie sottostanti. Tra parentesi sono dati esempi di tematiche e/o di utenze o bisogni specifici ritenuti di particolare rilievo.
- “Nuovi” contesti per bisogni emergenti/specifici
- Corsi del “terzo settore” per utenze mirate (es.: corsi per mamme, per analfabeti, spazi di “aiuto compiti”)
- Corsi professionalizzanti (es.: badanti, operai)
- Corsi preparatori al Test per il permesso di lungo soggiorno
- Corsi universitari per studenti di L1 distanti (es.: Marco Polo)
- Contesti investiti dal rinnovamento nella composizione e/o nei bisogni delle utenze
- Corsi EDA/CTP (es.: licenza media per adolescenti, permesso di lungo soggiorno)
- Scuola dell'obbligo (es.: rinforzo ItalStudio/ItalBase; gestione delle classi plurilingui; problematiche connesse alla valutazione)
- Scuola superiore (es.: orientamento e integrazione)
- Università (es.: corsi internazionali in lingua veicolare; offerta per il rinforzo linguistico a matricole straniere)
- Scuola dell'infanzia (es.: classi a composizione prevalentemente alloglotta)
- Contesti “tradizionali” di insegnamento dell'italiano L2
- Corsi privati per utenze con alta scolarità e specializzazione (es.: settori arte-moda-design)
- Corsi delle Università per stranieri/corsi di Università straniere in Italia
- Corsi universitari per studenti in mobilità (es.: corsi a Erasmus)
- Confronti con l'estero
- Contesti analoghi in altri Paesi: riflessioni ed esperienze
- Contesti di insegnamento dell'italiano all'estero: spunti per e confronti con l'insegnamento dell'italiano L2
Il Comitato scientifico del Convegno selezionerà contributi e poster che, focalizzandosi su uno specifico tra i suddetti contesti, ovvero dedicandosi al raffronto tra contesti diversi, prendano in considerazione uno o più fattori tra i seguenti, esaminandone le ricadute sulle modalità e gli esiti di apprendimento/insegnamento:
- Fattori legati all'utenza
- Fattori individuali (età, profilo sociolinguistico, background culturale-formativo, ecc.) dell'utenza, in rapporto con l'offerta erogata in un dato contesto
- Fattori psico-affettivi (motivazioni, bisogni, obiettivi) e rispondenza da parte del contesto
- Statuto dell'italiano (L2, L3, lingua di contatto, lingua veicolare, Ls) nel repertorio linguistico presente nel contesto e conseguenze didattiche
- Reti sociali dell'utenza di un dato contesto (es.: rapporto con i pari in classe, integrazione sociale) e ricadute didattiche
- Qualità e quantità dell'input ‘naturale’ (extradidattico) dell'utenza di un dato contesto e suo ‘sfruttamento’ nell'azione didattica
- Fattori legati ai soggetti erogatori di offerta didattica
- Consapevolezza, autonomia, flessibilità dell'Ente in rapporto ai mutamenti dell'utenza e dei suoi bisogni
- Rispondenza tra gli obiettivi formativi dell'Ente (da finalità educative ampie a strettamente istruttive) e i bisogni dell'utenza
- Rispondenza tra le priorità didattiche dell'insegnamento (esplicitezza o meno dell'obiettivo linguistico nelle finalità dell'insegnamento; tempi e spazi per l'apprendimento linguistico) e i bisogni dell'utenza
- Rispondenza tra la formazione e l'aggiornamento degli insegnanti e le esigenze del contesto
- Nuovi approcci/metodo per nuovi contesti (es.: apprendimento a distanza e blended)
- Risorse didattiche a disposizione per i diversi contesti: loro varietà, adeguatezza, modernità
- Relazione docente-studenti nei diversi contesti (percezione di sé, asimmetrie, strutture interazionali) e conseguenze didattiche
- Grado e direzione dell’“asimmetria” tra insegnante e apprendenti: asimmetria conoscitiva, ‘meta-didattica’ – convinzioni, aspettative, consapevolezze su come sia meglio insegnare o imparare - ma anche anagrafica, di status socioeconomico e linguistico e ricadute sul contesto
- Omogeneità vs disomogeneità del pubblico (presenza di apprendenti con caratteristiche più o meno omogenee quanto a fattori individuali come l'età, la L1, le motivazioni, i bisogni, il background culturale) e conseguenze sulle modalità didattiche attuate
- Qualità e quantità dell’input ‘formale’ (fornito da un dato contesto didattico) e sua rispondenza con i bisogni e le modalità d'apprendimento dell'utenza di quel contesto
Strutturazione
Il Convegno comprenderà, oltre alle relazioni su invito, comunicazioni e poster selezionati dal Comitato scientifico. Per la presentazione delle comunicazioni, gli autori avranno a disposizione 20 minuti, cui seguirà una discussione di 10 minuti; le sessioni poster saranno invece condotte in forma di Tavole rotonde tematiche, con ampi spazi di discussione con il pubblico.
I relatori invitati per quest'edizione sono: Cecilia Andorno (Università degli studi di Torino), Antonella Ceccagno (Università di Bologna), Patrizia Giuliano (Università degli studi di Napoli Federico II), Fernanda Minuz (Università Johns Hopkins - Bologna).
Responsabilità scientifica e organizzativa
- Giuliano Bernini
- Rosella Bozzone Costa
- Luisa Fumagalli
- Chiara Ghezzi
- Roberta Grassi
- Piera Molinelli
- Monica Piantoni
- Ada Valentini